Al mattino dopo un  abbondante colazione siamo partiti dal rifugio Battisti(foto N°14 N°15).

La giornata era splendida con la luminosità di una tersa giornata d’ inverno, a lungo abbiamo osservato le cime appenniniche apprezzate la sera precedente (foto N°16 N° 17) alla luce della luna, quindi si è imboccato il sentiero scendendo verso l’Abetina Reale (foto N° 18). A questo  punto la strada sterrata ha ripreso a salire e guadagnato il Passo delle Forbici, segnando il nostro rientro in Toscana e in Garfagnana ; si è svoltato a sinistra raggiungendo il Passo del Giovarello da dove è  stato possibile ammirare lo  spettacolo posto dalle Alpi Apuane (foto N°19) in direzione sud ovest. La visibilità sorprendente per una  giornata estiva ci  ha fatto apprezzare tutto l’ arco montuoso delle Apuane dove spiccavano in  particolare le cime della Pania della Croce del Sumbra, della Tambura e del Pisanino .

Dal Passo del Giovarello siamo risaliti in  sella alle MTB e percorso il sentiero GEA 00 (foto n°20) fino al Passo delle Radici (foto N°21 N°22) costeggiando in  alcuni tratti delle piste da sci di  fondo.

All’ altezza del Passo delle Radici (1529mslm) percorrendo un breve ma duro tratto di strada asfaltata (foto N°23) abbiamo guadagnato l’ abitato di S.Pellegrino dove era stato organizzato un ristoro a cura dei locali Apicoltori ,dai locali raccoglitori  di  Castagne ,dalla sezione CAI di  Castelnuovo di Garfagnana e dal  ristorante Pacetto (foto N°24 N°25).

Sono stati molto apprezzati i biscotti di farro e di farina di castagne nonchè il  dolcissimo  miele che ci ha ridato molte delle energie perdute in bicicletta.

Proseguendo attraverso il  sentiero CAI 50 partendo  dall’ abitato di S.Pellegrino siamo risaliti  sulla strada sterrata attraverso  la quale dopo  essere saliti  alla bassa del  Saltello abbiamo  iniziato  la lunga discesa (foto N°26) verso il Rifugio Santi alla Vetricia (foto N°27) destinazione della tappa che abbiamo raggiunto alle prime ore del pomeriggio.

Siamo successivamente rientrati su Barga continuando la discesa  e quindi a Castelnuovo  di  Garfagnana.