-- Mercoledì 2 settembre 2009 --
- diario tappa 60 -
( rif.Duca degli Abruzzi - rif.Pacini )

Già lunedì pomeriggio 2 valenti biker salivano al Duca degli Abruzzi in bici assistiti dallo staff del rifugio .Grazie al contributo dell’ATC di Silla , linea 776 , che ci ha trasportato le bici fino al  Cavone , siamo riusciti la mattina del 2 settembre a ricompattare il gruppetto dei 4 biker rampanti al Passo dello Strofinatoio , sopra al rifugio del Sasseto e da lìpercorrendo il crinale verso la Toscana sotto il Monte Gennaio in direzione di Maceglia, siamo entrati nella foresta del Teso scendendo fino a Pracchia .

La Sig.ra Bartolomei di “Pracchia Alta” ha contribuito alla nostra staffetta consegnandoci le bandierine ufficiali della manifestazione ; solita sosta presso il bar della stazione con vista sullo storico fabbricato della ex stazione FAP ,  poi risalita verso il Passo della Collina, o Passo della Porretta , importante valico appenninico a 932 m s.m,  fra le valli della Limentra occidentale di Sambuca, affluente del fiume Reno e il bacino dell'Ombrone pistoiese, affluente del fiume Arno. Da questo valico sembra sia transitato anche Annibale durante la Seconda guerra punica insieme ai suoi famigerati elefanti, prima della Battaglia del Lago Trasimeno.

Da qui  abbiamo preso la strada che entra nella Riserva Naturale Acquerino Cantagallo (Provincia di Prato) , caratterizzata da fitti boschi a prevalenza di querce, castagni e faggi, da numerosi rii , ruscelli e torrenti che in alcuni casi generano splendide cascatelle e dalla presenza di una ricca fauna, tra cui spicca il cervo , che qui costituisce uno dei nuclei più importanti della dorsale appenninica. Le sue strade sterrate chiuse al traffico e i numerosi sentieri sono l'ideale per escursioni in MTB.

Noi  siamo passati  davanti all’insediamento medievale dell'Acquerino in un'area archeologica ubicata nella Riserva, lungo un'antica via diretta all'Abbazia di S. Salvatore di Fontana a Taona, fondata negli anni intorno al Mille. La ripulitura delle strutture emergenti su una superficie di circa 1600 mq ha consentito di mettere in luce un ampio complesso murario organizzato su pianta quadrangolare nel quale risalta in particolare una chiesa monoabsidata di piccole dimensioni.

Percorrendo la Valle del Limentra orientale si passa per Monachino (700 s.m)  in un punto dove la valle si allarga notevolmente, dando spazio ad ampie pasture, coronate dalle cime del monte La Croce (1318) del Monte Bucciana (1204), del Poggio Cicialbo (1173).

Il paese risale al XVI secolo ed è storicamente legato alla famiglia De' Pazzi; alla fine del Cinquecento funzionava in questa località una ferriera voluta dal Granduca di Toscana, dove veniva lavorata ghisa di provenienza elbana per produrre  armature  di buona qualità e pregio.  In seguito all'eccessivo sfruttamento del patrimonio boschivo dei dintorni  per il funzionamento della ferriera, nel giro di pochi anni,  la zona rimase del tutto priva di copertura vegetale e l'opificio fu chiuso e trasferito nella zona di Maresca.

Nel pomeriggio afoso siamo saliti al Rifugio Pacini (1001m) in tempo per porgere gli auguri di buon compleanno al gestore e al suo staff  che si è sempre dimostrato disponibile ad illustrarci lo stato dei sentieri CAI della zona ..Poi è arrivato Beppe che saliva in bici da Vernio e che si è unito al gruppo. Dopo la nostra abbondante cena ecco spuntare dalla notte l’atteso Claudio Coppola , ideatore di tutte le tappe pensate , ripensate e riprovate del  nostro Pedala Italia che si unirà al gruppo nel giro del 3 settembre. Bella serata stellata con luna piena e brezza fresca su Pian della Rasa.

Carla Garavaglia

(sez.Bologna)

-- foto della tappa --

(clicca sopra la foto per ingrandire)

 
 
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